a cura di: Veronica Remordina
14/08/2018
Coerenza tra comunicazione verbale e comunicazione non verbale
Sii quello che sembri. (Lewis Carroll)
In questo articolo ho deciso di
parlarti della coerenza tra comunicazioni verbali e non verbali, perché io stessa sono convinta che la coerenza
comunicativa sia la base per una educazione di valore. Perché è importante
la coerenza fra aspetti verbali e aspetti non verbali? Per mia
esperienza, da mamma e da professionista, so che tale coerenza rende
le comunicazioni sincere e aiuta i genitori ad entrare in maggiore connessione
con i loro figli.
Anzitutto ti faccio una brevissima
premessa, quando parlo di comunicazioni
verbali mi riferisco a tutto ciò che pronunci a livello di suoni
articolati, messi insieme in gruppi di parole a formare frasi; quando parlo di aspetti non verbali, mi riferisco al
linguaggio del tuo corpo, vale a dire come il tuo corpo accompagna ciò che stai
dicendo (sorriso, fronte corrucciata, sguardo rilassato o provocatorio, braccia
aperte, dito puntato…). Avere congruenza
in questi due aspetti ti aiuta a veicolare i messaggi e gli insegnamenti in
maniera più efficace.
Cos’è la coerenza comunicativa: è
l’abilità di tenere sotto controllo il proprio mondo interiore (costituito da
pensieri, emozioni e sentimenti), affinchè risulti congruente con le parole,
gli atteggiamenti e i comportamenti che vengono espressi attraverso la
comunicazione.
Ti faccio un esempio.
Immagina un bambino che ha
colorato un disegno e lo porge al genitore: se il genitore nell’accogliere il
dipinto pronuncia un “grazie” detto a
denti stretti, magari facendo il gesto di ritrarsi o di girarsi dall’altra
parte, o senza togliere lo sguardo dalla televisione, l’impressione conscia o
inconscia del bambino sarà quella che quel “grazie”
è finto, senza connessione emotiva e potrebbe pensare di non essere all’altezza,
o di non essere amato e accolto.
Immagina ora tuo figlio che ha
colorato un disegno e te lo porge, in
questo caso puoi comunicare con lui in maniera congruente, e alla tua parola “grazie” pronunciata con tono entusiasta,
puoi associare anche un ampio sorriso, apertura corporea, puoi metterti alla
sua altezza e guardarlo amorevolmente negli occhi. In questo caso tuo figlio si
sentirà pienamente accolto perché alle parole vengono associati gesti e azioni
congruenti con il messaggio.
Avere coerenza con il linguaggio verbale e quello non verbale è fondamentale in educazione. Perché in generale la nostra comunicazione in ogni ambito di vita si esprime non solo a parole, ma anche a gesti e a comportamenti. Utilizzare in maniera congruente questi aspetti, fa sì che un bambino apprenda lui stesso questa abilità, che gli sarà utilissima in ogni ambito di vita.
Tags: #Comunicazione #Linguaggio
Veronica Remordina è Fondatrice di ECS Educational Coaching School, la scuola che con il suo Master in Parent Coaching ha già fornito strumenti pratici e concreti a centinaia di educatori, pedagogisti, psicologi ed esperti familiari.
È creatrice del primo protocollo di Parent Coaching in Italia.
Scrive per la nota rivista Coach Mag - il Magazine del Coaching e della Formazione.
Per il suo lavoro di divulgazione anni fa fu chiamata a parlare alla conferenza internazionale del TedX. E' proprietaria dei marchi registrati e dei siti originali www.parentcoaching.it e www.educationalcoaching.it
Tiene corsi on line e in tutta Italia.
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