a cura di: Veronica Remordina
08/11/2018
Le attività extrascolastiche rappresentano per i figli un
vero e proprio momento di apprendimento, importante tanto quanto, se non di
più, i momenti che trascorrono a scuola.
Certo la scuola è importante, l’apprendimento è importante,
la motivazione allo studio è importante, e c’è qualcosa che ricopre altrettanta
importanza: le attività che un figlio sceglie di svolgere al di fuori
dell’orario scolastico.
Durante attività come il pattinaggio, la danza, il calcio,
la musica i bambini e i ragazzi possono allenare la loro perseveranza, la loro messa alla
prova, l’abilità di concentrazione e soprattutto il lasciarsi andare al flusso
dell’attività per il puro piacere di farlo. Nei bambini e nei ragazzi che
magari a scuola hanno delle piccole difficoltà, praticare un’attività
extrascolastica che li appassioni e li porti a dei risultati che li renda
orgogliosi e soddisfatti è un modo per mantenere alta la loro autostima a patto
che:
- L'attività extrascolastica scelta rispecchi realmente ciò
che loro desiderano fare, e non è stata una scelta del genitore. Ci sono
bambini le cui aree di interesse sono ben chiare e manifestate fin da
piccolissimi, altri invece hanno bisogno di sperimentare più attività per
scoprire la loro preferita. L’importante per un genitore è di non forzare un
figlio a fare ciò che non gli interessa.
- L’attività scelta può rispecchiare un’attività o un hobby
condiviso in famiglia, fino al momento in cui il piacere è condiviso anche dal
figlio. Ad esempio se ai genitori piace nuotare il figlio può essere introdotto
a questa attività familiare e può continuare a praticarla finchè per lui è un piacere,
è ovvio che ogni figlio è un individuo a sé stante e può preferire altre
attività, lì sta ai genitori scoprire ciò che realmente piace al figlio e
favorirlo nel suo svolgimento.
- Terzo ed ultimo aspetto, è importante che il genitore si
impegni a favorire il figlio affinchè possa svolgere/praticare la sua attività
preferita con impegno e perseveranza. Favorire significa impegnarsi affinchè l’attività
venga svolta con costanza, portare il figlio in palestra o al campo di calcio
con puntualità, accompagnarlo alle gare, credere in lui ecc... Inoltre
l’attività extrascolastica non deve mai essere oggetto di ricatti (e in
generale i ricatti non vanno bene): “se non mangi le verdure domani vai a
lezione di violino”, perché la sua attività preferita, in cui lui esprime sé
stesso, si impegna e da cui ottiene soddisfazione dovrebbe essere per lui il
suo punto di forza e di immenso piacere.
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Veronica Remordina è Fondatrice di ECS Educational Coaching School, la scuola che con il suo Master in Parent Coaching ha già fornito strumenti pratici e concreti a centinaia di educatori, pedagogisti, psicologi ed esperti familiari.
È creatrice del primo protocollo di Parent Coaching in Italia.
Scrive per la nota rivista Coach Mag - il Magazine del Coaching e della Formazione.
Per il suo lavoro di divulgazione anni fa fu chiamata a parlare alla conferenza internazionale del TedX. E' proprietaria dei marchi registrati e dei siti originali www.parentcoaching.it e www.educationalcoaching.it
Tiene corsi on line e in tutta Italia.
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