a cura di: Veronica Remordina
30/07/2018
"Se poniamo a confronto il fiume e la roccia, il fiume vince sempre, non
grazie alla forza ma grazie alla sua perseveranza". (Buddha)
Perché ai miei corsi, nei miei
articoli e durante le mie sessioni di parent coaching insisto così tanto sul
concetto di perseveranza? Perché la
perseveranza è un’abilità importantissima che tutti, oggi giorno dovrebbero sfruttare
per raggiungere i loro obiettivi più alti. La
perseveranza è infatti l’abilità di puntare all’obiettivo e di continuare senza
arrendersi nonostante le prime difficoltà. Ciò non significa ripetere le stesse identiche azioni, anche se esse
non hanno condotto a nessun risultato utile, piuttosto significa saper trovare
nuove strade e nuove soluzioni per affrontare le sfide e gli ostacoli con
serenità.
Poiché questo è un blog che
tratta di Parent Coaching, di genitorialità e di educazione, mi pare ovvio
calare il concetto nella pratica educativa dei genitori: quindi come si insegna
la perseveranza ad un bambino o ad un ragazzo?
Ecco per te 3 IMMANCABILI DA SAPERE se vuoi insegnare a tuo figlio la
perseveranza:
1) La perseveranza si insegna attraverso il
modello genitoriale. Infatti, i primi modelli/esempi per i bambini ed i
ragazzi sono i genitori. È inutile voler insegnare la perseveranza ad un figlio
se poi come genitori si ha la tendenza ad arrendersi, ad avere scarso
coinvolgimento nelle attività, o a non terminare i propri compiti. In generale
quei tratti che si desidera che i bambini e i ragazzi sviluppino, è necessario
che li sperimentino o li apprendano da qualcuno. Poi certo si sa, non vi è
certezza al 100% che questa abilità venga appresa e fatta propria dal bambino o
dal ragazzo, perché vi sono tantissime altre variabili in gioco, e qui mi
rifaccio ad una celebre citazione:
“educare è come seminare, il frutto non è
garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non vi sarà
raccolto.” Carlo Maria Martini.
2) Per
educare alla perseveranza, è necessario sapere che più la perseveranza è associata alla soddisfazione e più è probabile
che una persona apprenda questa abilità. La soddisfazione si può ottenere
in due momenti: il primo momento coincide con il percorso o comunque con l’esecuzione
dell’azione, ed è la soddisfazione di fare qualcosa che si ama, per cui ci si
sente stimolati, e per cui è un piacere trovare soluzioni nuove e strategie
migliori; il secondo momento è la
soddisfazione per il risultato raggiunto, perché sentirsi fieri, orgogliosi e
felici per il risultato ottenuto è come una molla che fa scattare la
motivazione (interna) per cercare nuovi obiettivi stimolanti.
3) Terzo
aspetto da sapere: essere abili nella perseveranza non significa
necessariamente essere protetti dalla sconfitta, dalle difficoltà e dalla
stanchezza: gli ostacoli ci sono e vanno
affrontati e superati. Proteggere
tuo figlio dalle sconfitte non lo aiuta a crescere, anzi gli preclude la
possibilità di imparare dai suoi errori e di mettere in pratica nuove
strategie. Essere perseveranti significa, accettare gli intoppi e le
sconfitte per quello che sono veramente, ovvero delle grandissime opportunità di
crescita.
“La perseveranza è il duro
lavoro che fai, dopo che sei stancato del duro lavoro che hai fatto”. (Newt
Gingrich)
Veronica Remordina è Fondatrice di ECS Educational Coaching School, la scuola che con il suo Master in Parent Coaching ha già fornito strumenti pratici e concreti a centinaia di educatori, pedagogisti, psicologi ed esperti familiari.
È creatrice del primo protocollo di Parent Coaching in Italia.
Scrive per la nota rivista Coach Mag - il Magazine del Coaching e della Formazione.
Per il suo lavoro di divulgazione anni fa fu chiamata a parlare alla conferenza internazionale del TedX. E' proprietaria dei marchi registrati e dei siti originali www.parentcoaching.it e www.educationalcoaching.it
Tiene corsi on line e in tutta Italia.
Copyright © 2021 Brema Company S.r.l. - P.Iva 02479910024