a cura di: Veronica Remordina
24/10/2017
Quante mamme e papà si sentono
spesso in imbarazzo, in mezzo ad altra
gente, per via del loro bambino interamente coperto di fango, con i vestiti imbrattati di colori o di cibo, o con quei
pantaloni strappati dopo il primo utilizzo? Quante volte si ha l’impressione
che tutti gli sguardi siano attratti da quel disordine e quante volte capita di
ricevere critiche dirette o velate? Un genitore sa sicuramente di cosa sto
parlando.
Purtroppo, nella società attuale si è indotti a credere che un bambino sia “bravo” quando: resta fermo, in
silenzio e rimane pulito; al contrario è considerato disobbediente quando:
urla, corre e si sporca. Un bambino che resta lindo e asettico al parco
giochi, spesso e a torto, viene considerato “più bravo” di quel bambino che
impasta il fango. Classificare i bambini come “bravi” o “cattivi” a seconda dei
giochi che scelgono è limitante e inutile.
La loro mente creativa viene alimentata e nutrita dalle attività che
preferiscono, attuandole a modo loro. Ogni bambino esprime i suoi bisogni e le sue preferenze, in modo unico e originale. Nessuno può dire
quale sia il modo giusto, per ognuno di loro, di giocare, scoprire e fare
esperienza del mondo.
Un tempo, parlo di poche decine
di anni fa, per i bambini era più normale
tornare a casa con i vestiti strappati e
sporchi, con la terra sotto le
unghie di mani e piedi, con i colori
sui capelli e pochi si permettevano di giudicare o di mettere in dubbio le
capacità genitoriali, semplicemente perché ai tempi era normale così.
Se hai l’impressione che, in
questo ambito, il tuo bambino faccia qualcosa al di fuori dell’ordinario,
probabilmente significa che hai un bambino
originale, in forte connessione con i suoi bisogni profondi, che sa quali
giochi lo rendono soddisfatto e appagato. Più un bambino è libero di esprimere sé stesso, e più è
felice. Ciò può voler dire di accettare
che si sporchi da testa a piedi. Se lo accetti tu, con apertura mentale e
positività, lo faranno anche gli altri, e se non lo fanno, la cosa migliore è fregartene!
Un bambino che può giocare libero, è un bambino felice e soddisfatto. Fregatene
di ciò che pensa la gente.
Piuttosto, ecco cosa puoi domandare a tuo figlio per rafforzare le
emozioni positive, rispetto ai suoi giochi creativi:
chiedigli quali emozioni ha provato quando ha scavato la terra;
chiedigli come si è sentito quando ha costruito quel castello di sabbia con
le sue mani;
chiedigli cosa gli piace esprimere con i colori;
chiedigli cosa sente quando cammina scalzo, o come lui si sente quando cammina scalzo.
Veronica Remordina
Veronica Remordina è Fondatrice di ECS Educational Coaching School, la scuola che con il suo Master in Parent Coaching ha già fornito strumenti pratici e concreti a centinaia di educatori, pedagogisti, psicologi ed esperti familiari.
È creatrice del primo protocollo di Parent Coaching in Italia.
Scrive per la nota rivista Coach Mag - il Magazine del Coaching e della Formazione.
Per il suo lavoro di divulgazione anni fa fu chiamata a parlare alla conferenza internazionale del TedX. E' proprietaria dei marchi registrati e dei siti originali www.parentcoaching.it e www.educationalcoaching.it
Tiene corsi on line e in tutta Italia.
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